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I medici sono in allarme, non riescono a spiegarselo: sta succedendo qualcosa di preoccupante ai nostri figli

C’è un fenomeno curioso che coinvolge i nostri figli, ma i medici non riescono a spiegarsi i motivi per cui stia succedendo. 

Ci sono tanti motivi che possono preoccupare i genitori di oggi quando si tratta dello sviluppo dei loro bambini. Le allergie  alimentari e il rapporto con i compagni di scuola sono solo alcuni dei pensieri quotidiani di mamme e papà, ma ora i pediatri sono in allerta per un altro motivo. Nelle generazioni più giovani infatti c’è un fenomeno che si è via via accentuato dagli anni ’70.

Medici in allarme per i nostri figli
I medici sono in allerta per un fenomeno che coinvolge i nostri figli da anni. – (mamme.com)

Da questa data in poi si è notato che nei bambini lo sviluppo caratteristico della pubertà si è via via anticipato. Il caso più evidente riguarda le bambine, che iniziano a vedere un accenno di seno attorno ai sette anni quando l’età comune anni fa era attorno ai 12-13 anni. Ma oltre a questo cambiamento evidente anche la prima mestruazione arriva sempre prima, attorno ai 10 anni.

Non che i maschietti si salvino da questo fenomeno. Nei bambini la barba e i peli sotto le ascelle spuntano già attorno ai 10 anni, quando un’età più “normale” per la loro comparsa sarebbe intorno agli undici anni e mezzo. In ogni caso per i bambini maschi si parla di pubertà precoce quando si notano i primi accenni di peli sotto gli otto anni.

Cosa potrebbe spiegare quello che sta succedendo ai nostri figli

Quando i bambini, sia maschi che femmine, iniziano a svilupparsi in anticipo, in alcuni casi potrebbe essere spia di un problema più serio. Per esempio si pensa a una patologia a carico dell’ipofisi, la ghiandola endocrina dedicata alla produzione degli ormone che innescano la pubertà. Quando si tratta di un fenomeno su larga scala però questa spiegazione non basta più.

Cosa sta succedendo ai nostri figli
Non è facile spiegare cosa stia succedendo alle nuove generazioni. – (mamme.com)

Tra le ipotesi al vaglio da parte degli istituti di ricerca ce ne sono due che sembrano più plausibili delle altre. Uno studio italiano condotto nel 2022 ha ipotizzato che un fattore di rilievo sia lo stress, in particolare negli ultimi anni a causa della pandemia. Le nuove generazioni hanno affrontato situazioni difficili e questo potrebbe aver alterato i loro equilibri fisiologici.

Un’altra possibilità allo studio è molto più rassicurante. Sottolinea infatti che le età considerate “normali” per l’inizio della pubertà siano state condotte su un campione troppo piccolo di persone per essere attendibili. In sintesi, in realtà è normale che lo sviluppo avvenga così presto, ma è diventato evidente solo ora che abbiamo più dati a disposizione.

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